Indirizzo: Monferrato
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Esistono diverse teorie sull’origine del termine. Secondo Sandro Doglio (Gran Dizionario della Gastronomia del Piemonte), la prima ricetta dal nome “Finanziera” di cui vi è traccia risalirebbe addirittura alla fine del Cinquecento, quando fu introdotta alla corte di Carlo Emanuele I. Da allora piatti con questo nome sono apparsi e riapparsi in versioni più o meno popolari o “ricche”. Altri autori fanno risalire il termine alla giacca che sia i nobili dignitari sia gli uomini d’affari indossavano nell’Ottocento, la “finanziera” appunto. Altrettanto accreditata è l”ipotesi che i contadini che si recavano a Torino per vendere i loro polli lasciassero le rigaglie dei polli come tributo ai “finanzieri” delle porte della città. La tesi più attendibile è quella che Domenico Musci riprende da Brillat-Savarin nella sua “Phisiologie du goût”: le preparazioni “à la financiére” sono i piatti prediletti dagli uomini di finanza (banchieri) per dimostrare il loro buon gusto e benessere.
Ingredienti
- aceto di vino – 1 cucchiaio
- animelle di vitello – 150 grammi
- brodo di manzo – 1,5 dl
- burro – 1 noce
- cipolla – un pezzetto
- coscia di vitello – fetta da circa 150 grammi
- creste, bargigli, testicoli e duroni di pollo – 250 grammi
- farina bianca per infarinare – 1 cucchiaio
- fegatini di pollo – 4-6
- filoni di vitello (schienali) – 80 grammi
- funghi porcini sott’aceto – 80 grammi
- granella (testicoli) affettata di vitello – 80 grammi
- marsala secco – un bicchierino
- olio extravergine di oliva – 3-4 cucchiai
- pepe – q.b.
- sale – q.b.
Procedimento Per 4-6 persone:
Fate passare le animelle sotto l’acqua corrente per un quarto d’ora poi sbollentatele, scolatele, passatele sotto l’acqua fredda, privatele della pellicina che le ricopre e tagliatele a fettine.
Mettete le creste e i bargigli in una casseruolina, coprite di acqua, salate e ponete sul fuoco.
Appena l’acqua risulterà quasi bollente, levate il recipiente dalla fiamma, scolate il tutto, versate su un canovaccio pulito, spolverate di sale fino e strofinate con le dita in modo da eliminare completamente la pelle che ricopre le creste ed i bargigli.
Sciacquate e mettete il tutto a cuocere in acqua leggermente salata insieme ai duroni ben puliti, finchè inizieranno ad essere teneri.
Sbollentate per un minuto i testicoli di pollo; fate la stessa cosa con i fegatini ed i filoni dopo averli puliti e tagliati a pezzetti regolari. Dalla fetta di carne ricavate otto pezzetti regolari.
Ponete sul fuoco un largo tegame con il burro, l’olio e la cipolla, lasciate appassire, aggiungete i pezzetti di carne infarinati, salateli e fateli rosolare leggermente. Unite poi le creste, i bargigli, i filoni, i testicoli di pollo, i duroni, i fegatini, le animelle e la granella.
Dopo alcuni minuti di cottura (prestando attenzione affinché gli ingredienti non attacchino sul fondo) aggiungete i funghi tagliati a pezzetti, irrorate con l’aceto ed il Marsala, lasciate evaporare, aggiungete il brodo, regolate di sale e pepe, cuocete per circa 5 minuti a fuoco moderato in modo che i sapori si amalgamino ed il fondo di cottura risulti ben legato quindi servite ben calda.
Tempo di preparazione e cottura: 2 ore e mezza.
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