Indirizzo: Moncalvo e Grazzano Badoglio
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Itinerario di una giornata ai confini tra le Province di Asti e Alessandria, nel cuore della storia del Monferrato tra architetture medievali, palazzi signorili e tradizione enogastronomica scritto da Manuela Vullo.
Generalmente identifichiamo il Monferrato con il territorio collinare compreso tra le Province di Asti e di Alessandria. La regione è anche un’entità storica con vicende distinte dal resto del Piemonte: il Marchesato del Monferrato nacque nel 967 d.C quando Aleramo I ricevette dall’imperatore Ottone I di Sassonia il titolo di Marchese. Il territorio rimase sotto il governo dei suoi discendenti, gli Aleramici, e successivamente delle dinastie dei Paleologi e dei Gonzaga fino al 1708, quando fu annesso al Regno dei Savoia.
È interessante scoprire nei borghi fortificati, nei castelli e dei centri medievali le testimonianze di questa storia orgogliosamente conservata. Se desiderate conoscere il patrimonio architettonico del Monferrato vi consiglio di tenere d’occhio il progetto Castelli Aperti, che da marzo a ottobre organizza visite a oltre 90 castelli, giardini e dimore storiche normalmente non accessibili (troverete molte delle aperture anche su Astigiando.it nella sezione gli Eventi nei Castelli).
E’ quello che facciamo noi per visitare Moncalvo e Grazzano Badoglio, approfittando dell’evento “I giardini di marzo” organizzato da Castelli Aperti e Golosaria, la manifestazione enogastronomica che si svolge tra i castelli del Monferrato.
Iniziamo la visita da Moncalvo, cittadina che vanta un passato come capitale del Marchesato del Monferrato. Camminando nel centro storico si respira effettivamente un’atmosfera ricercata, nobiliare, evidente nelle decorazioni in cotto e nei resti di facciate gotiche e di archi a sesto acuto dei palazzi storici (Casa Lanfrancone, Casa Testa Fochi, Casa dei Marchesi di Monferrato, Palazzo Manacorda), nel Teatro Comunale e nella Piazza Carlo Alberto dalla caratteristica forma a semicerchio.
Le sue chiese riccamente decorate custodiscono alcune tele di Guglielmo Caccia, detto “il Moncalvo” e della sua scuola. In Piazza Castello rimangono i resti della sinagoga e nel centro storico sono riconoscibili alcune tracce del ghetto: Moncalvo infatti ospitò fino al 1939 una radicata comunità ebraica. Curiosità: se amate la storia ebraica piemontese il libro “Gli ebrei hanno sei dita”, ed Feltrinelli, è l’autobiografia attraverso la storia del Novecento di Anna Colombo, la cui famiglia materna era originaria di Moncalvo.
A testimoniare il ruolo della cittadina nel Marchesato ci sono i resti del castello del XIV secolo, residenza dei Marchesi, di cui rimangono i possenti bastioni restaurati, i torrioni che delimitano il campo da tamburello e i suggestivi camminamenti sotterranei e sopraelevati che dominano il Basso Monferrato.
Uno dei torrioni ospita la Bottega del Vino, la vetrina dei produttori vinicoli della zona dove è possibile fare degustazioni in un ampio camminamento lungo 13 metri. Tra i prodotti un’autentica rarità: l’Olio Extravergine d’Oliva del Monferrato, coltivazione diffusa anticamente e da poco reintrodotta.
A 4 chilometri da Moncalvo, in posizione panoramica, si trova Grazzano Badoglio.
E’ una tappa cruciale della storia del Monferrato: qui si trova la tomba di Aleramo, che nel 961 fondò un’abbazia che fu gestita dai Benedettini per oltre 4 secoli. Del complesso originario, noto come Abbazia Aleramica, rimangono alcune parti inglobate nella chiesa parrocchiale: la torre campanaria romanica, il porticato della vecchia casa parrocchiale con balconcino; il chiostro, l’abside di forma ottagonale visibile dall’esterno (all’interno è stata rimaneggiata). In una cappella laterale della chiesa è stata trasferita la tomba di Aleramo, decorata con un antico mosaico che rappresenta una sfinge e un drago. Non trascurate una visita al chiostro, adiacente la chiesa parrocchiale e recentemente restaurato, da cui si gode una visuale unica sul paese e sulle colline circostanti.
L’evento “I giardini di marzo” ci ha permesso di visitare alcune corti e dimore storiche di Grazzano Badoglio accessibili solo in particolari occasioni (www.comune.grazzanobadoglio.at.it): Casa Brion con il suo belvedere panoramico e il giardino interno, casa Redoglia e le sue magnolie secolari, la Carusera, deposito delle carrozze del palazzo Cotti, e alcuni infernot, le caratteristiche cantine scavate nel tufo.
Imperdibile la visita alla Tenuta Santa Caterina, un’antica proprietà agricola nata come feudo medievale e strutturata con un borgo attorno alla villa padronale. Oggi è un’azienda vinicola di successo che si estende per quasi 5° ettari e produce etichette di altissima qualità. Tutto è curato nei minimi particolari grazie a un recente restauro, e degustando un bicchiere di Salidoro, un bianco gradevolissimo, visitiamo i giardini all’italiana con la serra in vetro e metallo, le terrazze digradanti, gli ulivi e gli agrumi nei vasi di cotto. E’ possibile visitare anche le cantine con le botti per l’invecchiamento di Barbera, Grignolino e Freisa, e un raro “infernot” a cupola perfetta, interamente rivestito in cotto.
Per acquisti golosi la bottega Alimentari Salumeria Carelli propone il salame cotto monferrino, marmellate e composte, mentre la Tenuta Santa Caterina ha un punto vendita nel centro del paese.
INFORMAZIONI PRATICHE
Tipo di itinerario: auto, bici, moto
Stagioni consigliate: tutte. Noi lo abbiamo provato a marzo, all’inizio della fioritura dei giardini.
Distanze principali da Moncalvo: Asti 18 km, Alessandria 32 km, Torino 47 km, Milano 86 km.
Come arrivare a Moncalvo in auto:
Da MILANo e da TORINO: Prendere l’autostrada A21, uscire in direzione Asti Est, seguire le indicazioni per Casale ed entrare in Tangenziale di Asti/SS457var, imboccare la SS 457, superare il comune Calliano e proseguire per Moncalvo.
Da ALESSANDRIA: Dalla SS 10, prendere la SP 50, superare il comune Quargnento, continuare sulla SP 50, prendere la SP 30 e seguire le indicazioni per Moncalvo.
Da ASTI: Imboccare Corso Casale/SS457 e continuare a seguire la SS 457, superare il comune Calliano e proseguire per Moncalvo.
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