Indirizzo: Rocchetta Tanaro, Via Sant'Emiliano
Sito
Telefono: +39.0141.644.714
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Voto:
Il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro è una piccola area protetta (appena 120 ettari) in prossimità del fiume Tanaro.
La “Casa del Parco” è dotata di aula didattica e ufficio informazioni. Le guide della cooperativa CSPS effettuano visite guidate su prenotazione. Sono presenti un percorso equestre, un educativo sentiero natura, il percorso ciclabile che si dipana dalla strada asfaltata che unisce i Comuni di Mombercelli e Rocchetta Tanaro, alla fascia orientale del Rio Ronsinaggio, dove ci si imbatte nell’area di sosta attrezzata, per concludersi ai margini del Parco, incontrando la fonte “Cana”, una sorgente d’acqua ferruginosa sempre corrente e fresca. Dal parco si gode di una bella immagine del paese di Rocchetta Tanaro: lo scorcio presenta un angolo del castello dei Marchesi Incisa della Rocchetta. La stessa area del Parco faceva parte del feudo dei Marchesi ed è conosciuta oggi nella toponomastica locale come “I bosch del Marcheis”.
L’altra presenza caratteristica del territorio rocchettese è costituita dal fiume Tanaro, che rappresenta da sempre un elemento essenziale per la vita quotidiana della popolazione della zona.
Significativa è la presenza del “grande faggio” (detto “Faggio Emilio”) della Val du Gè (Valle del Gelo), esemplare ultrasecolare di altezza superiore ai 25 metri e con un diametro della chioma intorno ai 20 metri che cresce alla quota minima per il Piemonte (130 metri s. l.m.), e rappresenta un ricordo delle faggete diffuse su tutta la zona al termine dell’ultimo periodo glaciale.
Parte della superficie del parco è rappresentato dal bosco: un querceto misto in cui le specie dominanti sono la rovere e la farnia, insieme alla roverella e al cerro. Di una certa importanza per le attività antropiche il castagno e la robinia utilizzati come legna da ardere e per recinzione e, soprattutto in passato, per le palature delle vigne. La struttura leggera ed ariosa delle chiome della quercia consente alla luce di raggiungere facilmente il suolo, permettendo così lo svilupparsi di un gran numero di specie arboree ed arbustive. Il querceto a prevalenza di rovere è caratterizzato dalla presenza dell’orniello, del ciavardello, del nespolo, del biancospino e del caprifoglio; nel farneto è facile incontrare il nocciolo accanto al tiglio selvatico, al carpino bianco, all’acero campestre, mentre in prossimità dei rii crescono abbondanti il pioppo bianco e l’ontano nero. Nel sottobosco erbaceo si sviluppano specie interessanti come le Orchidee, il Mughetto, il Sigillo di Salomone, il Dente di cane, il Lilioasfodelo, il Giglio di San Giovanni ed il Campanellino.
Il bosco offre inoltre rifugio a numerose specie faunistiche: tra i mammiferi i più comuni sono il cinghiale, la volpe, lo scoiattolo, il riccio, la donnola, il moscardino e il tasso, scelto come simbolo del parco. L’avifauna particolarmente ricca è rappresentata da una quarantina di specie nidificanti tra cui si segnalano: il raro picchio rosso minore, il picchio muratore, il rampichino, il luì verde, l’airone, le rumorose ghiandaie e numerosi rapaci diurni e notturni.
In questo parco si trova il Frutteto della memoria,un luogo dedicato alla biodiversità per recuperare, essenzialmente a scopo dimostrativo e con finalità di educazione ambientale e alimentare, vecchie cultivar di mele ormai pressoché scomparse nell’Astigiano. Sessantaquattro gli alberelli piantati e appartenenti a otto diverse varietà: Carlo Bianco, Ciucarin-a bianca, Calvin, Gamba fina, Grigio Piemonte, Piatlin, Pom Marcon, Ruscai-o.
L’accesso dei visitatori al Parco è consentito dall’alba al tramonto a piedi o sui sentieri segnalati. Su tutto il territorio del Parco è vietato compiere attività fuoristrada con mezzi motorizzati. Le comitive,le scolaresche ed i gruppi (comunque autorizzati) possono effettuare visite al Parco, in numero non superiore alle 30 persone, solamente se accompagnate dal personale dell’Ente, prenotando con giusto anticipo. Su tutto il territorio del Parco è vietato il campeggio anche temporaneo. E’ consentita l’introduzione di cani limitatamente ai percorsi segnalati e solo al guinzaglio.
ARRIVANDO: da Asti, SS.10 in direzione Alessandria, a Castello d’Annone a destra al bivio per Rocchetta Tanaro; dopo il ponte sul fiume Tanaro, prima del paese, a destra per frazione Gatti o S. Emiliano, dopo 4 km si giunge al parcheggio del Parco
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