La Strada del Vino Monferrato Astigiano, per la promozione di Barbera, Grignolino, Freisa, Ruchè e Malvasia, si snoda lungo il cuore collinare del Piemonte; qui gli orizzonti sono segnati da profili di antiche pievi, castelli, campanili, suggestivi pendii. Percorrerla vi permetterà di scoprire un inestimabile patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e, naturalmente, enogastronomico. Il contesto perfetto per andare alla scoperta di aziende vitivinicole, enoteche, prodotti tipici e botteghe artigiane di alta qualità, soggiornando in suggestivi agriturismi, relais, bed&breakfast…
Si sviluppa nella parte settentrionale della provincia di Asti, attraversando circa 70 comuni. Il paesaggio monferrino – che oggi alterna vigne, campi, boschi e prati, comprese molte tartufaie specializzate – si racconta in un crescendo di filari sulle marne e sui tufi della storia . Qui è una festa la primavera e un trionfo l’autunno, ma tutte le stagioni consentono di sognare, incorniciando l’orizzonte con le maestose visioni delle Alpi, che appaiono vicinissime. L’itinerario di questa Strada del Vino disegna quattro aree tematiche, attraverso cui il visitatore può conoscere e “gustare” i prodotti tipici, la natura, la storia e “l’anima” del Monferrato Astigiano:
- Colline Alfieri: Sono soltanto dieci i Comuni di quest’area che, però, si caratterizza per le sue peculiarità: Cantarana è il paese delle acque potabili che ospita la sede dell’acquedotto comunale di Asti; San Martino Alfieri presenta una delle più belle regge piemontesi, opera di Benedetto Alfieri, lungo lo storico itinerario Asti-Alba che conta anche i castelli residenziali di Govone e Guarene. La zona è ricca di artigianato alimentare e San Damiano ne è il mercato naturale; in dicembre ospita un’antica fiera del cappone. Cisterna d’Asti – l’unico paese del Roero che appartiene alla provincia di Asti – ha raccolto nel suo castello un prezioso museo degli strumenti e dei mestieri tradizionali. Revigliasco è nota per il suo frutto principe, la ciliegia, protagonista delle fiere e modello di un costume carnevalesco, quello della “graffiona”.
- Terra dei Santi: E’ la memoria di San Giovanni Bosco, di San Domenico Savio e di San Giuseppe Cafasso a dare il nome a quest’area collinare, che si sviluppa tra la piana di Villanova, Villafranca e Baldichieri fino al confine chierese con la provincia di Torino. E’ l’area della Freisa e della Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, ma anche dell’Albugnano e della Bonarda. Il gioiello architettonico di quest’area è costituito dall’Abbazia di Vezzolano (Albugnano). Accanto alla coltivazione della vite, si afferma in particolare l’attività produttiva agricola, soprattutto nel piccolo allevamento: qui c’è una specie pregiata di gallina, la “Bionda” di Villanova e Crivelle di Buttigliera, che dà vita al rinomato salame di Bionda.
- Percorso del Romanico: E’ la parte centrale del Monferrato Astigiano, confinante a sud con il Comune di Asti e a nord con la piana del Po. Sono colline di media altitudine, in cui il vigneto è meno diffuso, anche se è in crescita intorno a Cocconato. Fittissima la rete di castelli antichi, mentre nelle campagne di intravedono numerose le piccole e straordinarie chiesette di stile romanico, in cui il blocco di tufo si alterna al mattone. Tanti e vicinissimi tra loro i paesini, molti dei quali presentano centri storici di notevole interesse (Cocconato, Montechiaro, Montiglio Monferrato, Piovà Massaia, Villa San Secondo).
- Terre d’Aleramo: Prende il nome dal leggendario fondatore del Monferrato e si snoda all’estremo orientale del territorio; fa riferimento a Moncalvo, la città più piccola d’Italia, ma non solo. Ne fanno parte, per volontà dei Comuni, alcuni paesi della provincia di Alessandria, ma legati all’economia astigiana: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Castelletto Merli, Odalengo Piccolo e Villadeati. E’ particolarmente evidente qui uno stile architettonico caratterizzato dalla pietra da cantone (tufo), con una certa importanza per il vigneto (Ruchè, Barbera, Grignolino). E’ qui, in Portacomaro, la maggiore azienda viticola del Piemonte, di oltre 130 ettari appoderati, Castello del Poggio.
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