Indirizzo: Grazzano Badoglio, Piazza Giacinto Cotti
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Voto:
Trekking ad anello a Grazzano Badoglio, Piazza Cotti – Cascina Orti – Piazza Cotti
Durata: circa 2 ore, Difficoltà: nessuna, Attrezzatura: Scarpe comode suola in gomma, Periodo consigliato: aprile e maggio (fioriture dei prati) e l’autunno (vendemmia)
Itinerario proposto da www.parcocrea.it
Grazzano Badoglio, comune situato a nord-est di Asti ed ai confini della provincia di Alessandria, è il paese dove riposano, secondo la tradizione, le spoglie del primo e leggendario Marchese del Monferrato: Aleramo.
La passeggiata parte dalla piazza principale del paese – Piazza Cotti – e prosegue per Via Badoglio ed a seguire Via Roma che si abbandona, scendendo a sinistra su strada sterrata, proprio all’altezza della Casa di Riposo intitolata a Sofia, moglie del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio. La via intrapresa conduce in breve ad imboccare, girando a sinistra, la strada di fondovalle che, pianeggiante, segue l’umida valle: qui scorrono le acque di un piccolo rio e qui “sopravvive” un boschetto di vecchi ed alti salici frammisti a pioppi. Giunti ad un quadrivio si procede diritto, in lieve salita, attraversando la strada campestre che incrocia la via. Si segue questo nuovo tracciato pianeggiante, lievemente sopraelevato rispetto la via di fondovalle, che si snoda tra campi e prati. Tutt’intorno si delinea il curvilineo panorama collinare, puntellato da borghi e cascine sparse: a destra l’abitato di S. Maria, frazione di Moncalvo; a sinistra, in posizione elevata, la cappella di S. Martino. Si prosegue ancora diritto, fino ad arrivare alla Cascina Orti, costruita in conci di calda arenaria.
Attraversata la strada asfaltata, che congiunge Grazzano Badoglio al confinante paese di Grana, si prosegue ancora una volta dritto: una grande quercia e un ponticello sul rio indicano la giusta via. Percorsi circa 50 m, sempre immersi tra i verdi prati, s’inverte il cammino girando decisamente a destra su di un tratto affiancato da una fila fitta e continua di piccole querce. Col procedere si delinea a sinistra la figura della Cascina Valara, cascinale semidiroccato con le grandi aperture ad arco del vecchio fienile, mentre di fronte si erge, imponente, la chiesa e l’abitato di Grana.
Dopo aver superato la via che conduce alla Cascina Valara, si svolta a sinistra su di una via seminascosta tra i campi, si risale così il colle, circondati dalle numerose vigne, sino a giungere sull’asfalto proprio di fronte alla Cascina Riletta.
Girando a sinistra si procede per un tratto in cresta, completamente immersi in un paesaggio “vitato”. dove poche case ed alcuni antichi depositi per gli attrezzi contadini interrompono qua e la il regolare corso dei vigneti. In questo tratto la stradina sale e scende dolcemente e tra una curva e l’altra inizia ad intravedersi il paese, meta del ritorno.
Al primo bivio si mantiene la destra ed a quello successivo si seguono le indicazioni stradali per Grazzano, immettendosi sulla provinciale n. 30 e lasciando sulla sinistra l’edicola dedicata a S. Bernardo, per giungere al punto di partenza
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