A Monastero Bormida, il 24 luglio, concorso tra gli animali più belli e banchi di prodotti tipici (dalla robiola di Roccaverano ai salumi ai vini)

Nel bosco adiacente all’antichissima Pieve dove, secondo la leggenda, si fermò a pregare la madre di San Guido, patrono di Acqui Terme.

La Fiera, istituita nel 1834 dal Re Carlo Alberto, ultima rimasta delle tredici rassegne bovine del paese, è una delle principali vetrine della qualità nell’ambito della promozione e della conservazione della razza bovina piemontese.

A partire dalle 15, sotto le fronde dei secolari alberi che circondano l’antica e suggestiva Pieve di San Desiderio, rivivrà il rito antico e sempre suggestivo della “fiera”: le contrattazioni, i commenti, gli apprezzamenti, le visite accurate della commissione A.P.A.(l’Associazione Provinciale Allevatori) che stilerà le classifiche.

Il mondo contadino della Langa Astigiana popola ogni anno lo spazio della Fiera: ci saranno gli allevatori, i macellai, i mediatori, la benedizione del bestiame impartita dal parroco, i trattori “testa cauda” con la trebbiatura “come una volta”, le macchine agricole, i banchetti di prodotti tipici (robiola di Roccaverano DOP, dolci alla nocciola, salumi, vini, mostarde, confetture, farinata ecc.), le storiche fisarmoniche della Valle Bormida.

Una sezione della fiera sarà riservata ai bambini, che sono stati invitati a portare i piccoli animali da compagnia, ad ognuno dei quali verrà consegnato un premio di partecipazione.

Verso le 17.30 avranno luogo le premiazioni della Fiera, con i riconoscimenti dell’APA e i premi aggiuntivi (due sterline della Comunità Montana e due marenghi del Comune di Monastero, che riconosce anche ad ogni allevatore un rimborso di E 20). I capi saranno valutati da una apposita giuria composta da membri dell’A.P.A. dell’ASL, della Provincia.

Per valorizzare ulteriormente la razza bovina piemontese gli allevatori monasteresi e l’Amministrazione Comunale hanno lanciato, alcuni anni or sono, l’idea dell’asta benefica del vitellino, che ogni anno viene “adottato” da un personaggio del mondo dello spettacolo dimostratosi particolarmente attento alle problematiche del mondo agricolo.