30 giugno, Roccaverano, escursione ad anello attraverso alcuni luoghi caratteristicie poco conosciuti della Langa Astigiana.
Il percorso interessa parte del territorio di Roccaverano e Serole. E’ caratterizzato da tratti di cresta, raggiungendo con il Bric Puschera la “vetta di langa”, dai quali è possibile apprezzare scenari maestosi dei rilievi circostanti, e da tratti in mezza costa. In entrambi i casi, la buona varietà di ambienti attraversati e la relativamente scarsa pressione antropica, permette di fare incontri naturalistici interessanti.

Percorso: S.Rocco (Roccaverano) – Case Boglioli – Serole – Bric Puschera – S.Rocco. circa km 10
Diff. E
Tempo 3,50-4 ore 
Segnaletica Regionale – C.A.I colori bianco – rosso. codici sentieri toccati dall’itinerario: 502, 502F

Da Roccaverano in auto si segue la Sp 124 per Serole per raggiungere la chiesetta di S. Rocco, con parcheggio ed area picnic.
A destra della chiesetta una stradina asfaltata con alcuni tornanti in discesa, porta a case Boglioli, quindi si incrocia il percorso 502 e si svolta a destra.

Con un lungo traverso su stradina prima asfaltata, poi inghiaiata, tra terrazzamenti, si incontrano alcune cascine e si prosegue poi nel bosco. Raggiunta la Sp 47 si svolta a destra in lieve salita per Serole, si passa accanto alla chiesetta di S: Sebastiano, con area di sosta, si prosegue sempre sulla Sp, si supera Brallo, e si raggiunge il paese di Serole, dove c’è possibilità di ristoro.

Dopo circa m 400 dal concentrico, si abbandona la Sp e si prende una strada carrabile inghiaiata sulla destra in salita; giunti alla vasca dell’acquedotto, si piega a destra; più avanti il sentiero diventa pianeggiante, a questo punto si svolta a sinistra nuovamente in salita per giungere alle rovine del Castello di Serole. Si continua in salita in un contesto boschivo che, da quello umido e fresco tipico del fondovalle, incontrato all’inizio, con esemplari di quercia e carpino bianco a dominare il piano arboreo, passa ad un bosco più asciutto e rado, dominato da orniello, roverella, pino silvestre con il consueto corteggio di cespugli di biancospino, sanguinello, prugnolo. Qui compaiono anche radure più o meno ampie, pascoli, prati stabili ed antichi terrazzamenti; tutto questo non fa che accrescere la ricchezza di specie animali che, in tanta varietà di ambienti, trovano numerosi spazi e risorse per la loro vita. Giunti sotto le pendici del Bric Puschera, il sentiero piega a sinistra tra lembi di bosco e spazi più aperti fino a raggiungere la sommità della cresta spartiacque.
Si lascia il sentiero 502 (che scende a cascine Battaglini), per svoltare a destra in salita sul sentiero 502F, che porta alla sommità di Bric Puschera, vetta più alta della provincia di Asti (m. 851). Qui, dall’area di sosta, preziosa per riprendere fiato, si può ammirare un ampio panorama sulle valli sottostanti e sulle dorsali montane.

Si prosegue su strada sterrata in lieve discesa, lasciando prima a sinistra, poi alle spalle, un impianto forestale di conifere. Superato un cancello in legno, il cammino segna il confine tra un bosco misto di latifoglie e prati poco concimati e, per questo, ricchissimi di fioriture di essenze spontanee (orchidee incluse), vera manna per molte specie di insetti pronubi, in particolare farfalle. Dopo circa m. 400 dalla sommità, il tracciato compie una svolta a sinistra, poi una destra, sempre in discesa su sterrato. Raggiunta la Sp, si svolta a sinistra, quindi si prosegue in piano poi in lieve discesa. Dopo alcuni tornanti si raggiunge la chiesetta di S. Rocco per chiudere il percorso ad anellovista dalla bifora del castello
La Comunità Montana “Langa Astigiana-Val Bormida” organizza per l’ultima domenica del mese di giugno la “Fiera Carrettesca ai sapori di Robiola” che quest’anno è già arrivata alla VI edizione. La fiera è un’occasione per riunire nel territorio di Roccaverano i produttpri della Robiola D.O.P. di tutta la Valle Bormida che sono riuniti nel “Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano”. Oltre alla premiazione della migliore formaggetta la giornata è animata dalle Pro loco dei Comuni della Valle Bormida che preparano e distribuiscono i loro piatti tipici: un’occasione unica…

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