Castello di Govone, prima domenica di primavera, 20 marzo 2016
Per valorizzare la splendida fioritura dei tulipani selvatici (Tulipa oculus solis Saint-Amans), un tempo molto diffusi e ora in via di estinzione.
A tale specie fu attribuito, nel 1804, il nome di ‘Occhio di sole’ dal grande botanico Jean Florimont Boudon de Saint-Amans, il quale studiò a lungo questo tulipano mediterraneo che, portato in Italia, vi si era acclimatato guadagnandosi quel gioioso appellativo, confermato nel 1805 anche dal collega De Candolle e dal pittore Jean Paul Redouté nella sua opera Les Liliacées.
Ma una storia ben più antica accompagna il misterioso bulbo che, originario del lontano Oriente, seguendo le orde turche che lo consideravano un portafortuna e lo chiamarono appunto ‘tulban’ o ‘turban’, forse perché i suoi tepali ricordano le pieghe del loro caratteristico copricapo, conquistò a poco a poco l’intero Occidente, insediandosi specialmente in Olanda. Si racconta, infatti, che uno dei maggiori botanici del tempo, Charles d’Ecluse, (Clusius), a partire dal 1560, cominciò a far propagare i luminosi fiori sbocciati ad Anversa nell’orto di un mercante, suo vicino di casa, che li aveva ricevuti in regalo da Istanbul insieme a stoffe da lui ordinate. Poiché ‘davano piacere agli occhi con la loro deliziosa varietà’, egli ne mandò quindi vari esemplari ai giardinieri reali, perché li piantassero nei magnifici parterres delle maggiori corti in Europa.
L’accresciuta popolarità dei tulipani fece sì che se ne diffondessero anche alcuni ibridi, tra cui appunto il Tulipa oculus solis, che ha trovato il suo habitat ideale nel vasto parco storico di Govone, diffondendosi spontaneamente: lo scenario della fioritura si prepara a fine marzo ed è in crescendo per una decina di giorni. La moltitudine rosseggiante rallegra il passeggio per i vialetti digradanti del parco, per stemperarsi nell’azzurro delle pervinche e nel blu dei muscari, regalando ai visitatori un’insuperabile tavolozza di colori, vera meraviglia della natura.
Ovunque, nei vasti spazi ariosi del percorso, si respira una magica atmosfera, che richiama gli antichi fasti di inizio Ottocento, quando il castello era la residenza prediletta del Re Carlo Felice di Savoia e della Regina Maria Cristina, alla cui corte, negli sfarzosi appartamenti reali, si susseguirono solenni ricevimenti di illustri personaggi del tempo. Il Castello é stato inserito dalla Regione Piemonte nel circuito della “Corona di delizie sabaude” e riconosciuto dall’UNESCO, nel 1997, quale ‘patrimonio artistico e culturale dell’umanità’.
Nella storica e affascinante cornice, si festeggia dunque l’inizio della primavera con romantiche passeggiate tra le fioriture spontanee, accompagnate da musiche d’epoca, mostre d’arte, spettacoli all’aperto per bambini, sfilate di figuranti in costume, visite guidate al castello e al cantiere aperto per il restauro della chiesa di casa Savoia. Ai visitatori sarà offerta la possibilità di pranzare nel parco, per goderne la serena bellezza, mentre omaggi floreali, dolci assaggi, degustazioni di vini e di prodotti tipici allieteranno la giornata.
ore 10.30-18.00 Invito alla primavera
L’incanto della fiammeggiante fioritura di tulipani e l’inebriante aria di primavera invitano alla visita del parco del Castello Reale. Vi attendono musiche, spettacoli per bambini, sfilate di figuranti in costume d’epoca, antiche chiese da scoprire, visite guidate al Castello, filmati e mostre. Sarete coinvolti in un percorso di degustazione di prodotti e piatti locali a cura dei produttori e delle Pro Loco del paese.
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