A 19 km a Sud di Asti, importante centro termale, all’estremo lato meridionale del Monferrato, su di un colle tra le valli Nizza e del Tiglione in posizione panoramica.
Le ridenti colline aglianesi, “grandi rughe di un’antica cultura” sono caratterizzate da pendii generalmente regolari ed armonici. I vigneti conferiscono al paesaggio collinare un aspetto geometrico diviso dalle “capezzagne” (stradine fra porzioni di poderi). Si presenta dunque al visitatore un paesaggio di incomparabile bellezza che assume, a seconda delle stagioni, affascinanti policromie. Accanto ai tesori paesaggistici, la vocazione turistica di Agliano Terme si manifesta soprattutto con l’efficacia delle acque che sgorgano copiose nella Vallata delle Fonti, attorno alle quali si svolge tutta l’attività termale del territorio.
La fonte termale, scoperta nel 1770, è stata valorizzata a partire dal 1900. Agli inizi del secolo il giovane Sandro Pertini trascorreva, con la famiglia periodi di cura e di soggiorno. Nel corso di questi cento anni le terme di Agliano sono state premiate con medaglie d’oro all’esposizione campionaria di Parigi ed altre manifestazioni internazionali. L’Acqua delle Terme di Agliano, certificata periodicamente, risulta tra le più ricche e complete acque termali d’Italia, ideale per ritemprate l’organismo, depurarlo e ricreare una situazione di benessere generale. L’acqua salso – solfo – magnesiaca, sgorga ad una temperatura di 12.8° e, senza controindicazioni, è indicata per le cure crenoterapiche delle affezioni delle prime vie respiratorie, e assunta come bevanda è utile per la cura di diversi malattie infiammatorie.
Di notevole importanza anche l’attività svolta dalla Scuola Alberghiera che si trova sul territorio del comune.
Agliano acquistò rinomanza nel medioevo per la celebre Bianca Lancia.
Le opere artistiche più prestigiose si trovano perlopiù nelle varie chiese che sorgono nel paese e nelle varie frazioni.
La chiesa più antica e più ricca di opere d’arte, è certamente la parrocchiale, dedicata a San Giacomo Apostolo (Il Maggiore), costruita intorno alla metà del 1500, in stile gotico.
Sempre sulla Piazza della parrocchiale, sorge la chiesa di S. Michele, ora sconsacrata ed adibita a centro culturale polifunzionale, che fu costruita negli ultimi anni del 1600 e primi del 1700, in parte con materiale di recupero della chiesa di San Pietro che si trovava nel recinto del castello, anch’esso distrutto. La chiesa di San Michele era di proprietà della Confraternita omonima (dei Battuti). Ottimo è il campanile, di bella fattura barocca e discretamente conservato.
La chiesetta di San Sebastiano sorge su di un piccolo poggio a sud del paese, sul luogo di una più antica chiesa dedicata a San Michele.
La Chiesetta di Santa Croce è più recente (1855/1865) e venne costruita quando fu abbattuta un’altra delle parrocchiali, quella di San Gaudenzio, da cui ha preso il nome la vicina località.
La più antica, è certamente la chiesa dedicata all’Annunciazione di Molizzo, che sorge sul colle omonimo, fra boschi e vigneti, circondata da un panorama incantevole sulla Val Tiglione. I documenti che parlano di questa chiesa risalgono al 1600, ma la sua origine deve certamente essere anteriore e probabilmente legata ad un eremita che si ritirò in detto luogo per condurre una vita di preghiera e lavoro.