Indirizzo: Cortanze
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A 17 km da Asti in direzione Chivasso, il comune si estende in un’area collinare compresa tra le Valli Rilate, Versa e di Cortazzone.
La cittadina è dominata dall’imponente castello, di cui si trova traccia già nei documenti del XII secolo e oggi adibito a singolare luogo d’incontro e di ristoro.
Il paese si presenta ancora oggi con l’aspetto conferitogli dalla ricostruzione del Trecento. La visita del concentrico inizia nella piazza sottostante i bastioni: Piazza Marconi. Detta “Fusà”, era un grande fossato, per secoli serbatoio dell’acqua sorgente, preziosissima per abbeverare il bestiame, trasformato in piazza dopo la costruzione dell’Acquedotto del Monferrato, nel 1936: da qui si coglie la struttura urbana del nucleo storico. In cima il maestoso Castello dei Roero e su un gradone sotto stante si trova il centro antico di Cortanze. Il paese è racchiuso nel proprio recinto, distinto dalla fortificazione signorile. Rimangono tracce nell’edificio d’angolo a nord, costruito su una muraglia a scarpa e con finestre a sesto acuto. Del luogo facevano parte altri edifici di pregio: l’ex convento “in Santina “, il Municipio, le Chiese.
Un gradone ancora sotto si riconoscono fabbricati più piccoli e poveri, quasi addossati a cercare protezione, al nucleo alto. Camminando verso nord per via Battisti e girando attorno al ricetto, arriviamo in via Diaz ai piedi del castello, sorretto da alti terrapieni murati. Dall’alto della torre la vista è veramente eccezionale. Lo sguardo corre ininterrotto tutto intorno sul Basso Monferrato, l’Astigiano, la collina Torinese e la corona della Alpi. Più vicine appaiono le vallette Roera e Bariello famose per la raccolta dei tartufi. Sporgendoci dal largo parapetto possiamo mirare tutto il bordo, l’insieme dei tetti in coppi conservati, la piazza del Municipio (piccola, elegante, racchiusa dalle facciate delle case e dal muraglione del castello) che si apre a triangolo verso il sagrato della chiesa.
La Parrocchiale risale al 1600; costruita su disegno dell’achitetto svizzero Fraschini ha una facciata severa arricchita dalle statue dei Santi Pietro e Giovanni ai quali è intitolata, e di San Biagio, patrono del paese. Pregevole il rivestimento delle pareti interne in legno intarsiato. Nel secolo successivo i cortanzesi eressero il campanile che avrebbero voluto più alto; ma il Marchese Ercole Tommaso Roero di Cortanze non permise di superare l’altezza della sua torre.
A lato della chiesa la piazzetta Pininfarina è in realtà la terrazza di copertura dell’oratorio costruzione recente opera dell’architetto Gabetti di Torino. Notevole è ancora la chiesa (antica parrocchiale) della Vergine Annunziata che ha origine nel XIV secolo. L’esterno, con caratteri prevalentemente barocchi, mantiene ancora alcuni elementi romanici, specie nella muratura laterale. L’interno, da romanica con ingresso principale sul fianco, si è trasformata in stile goticizzante con volta a crociera e ingresso sull’attuale facciata.
Chi volesse qualche tesoro nascosto, può farsi invitare a visitare un tradizionale “crutin“, l’infernotto scavato nel tuto, riservata e preziosa dispensa delle bottiglie del vino buono: alcuni sono veri capolavori di scultura.
video da Monferrato.tv
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