Indirizzo: Cortazzone, loc. Mongiglietto
Sito
Ora: ritirate la chiave all ultima cascina prima della chiesa
Telefono: +39.0141.995.171
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Solitaria e compatta, la chiesa romanica di San Secondo si erge sulla collina di Mongiglietto a Cortazzone, circondata da vigneti e boschi.
La si scorge dopo una svolta a gomito a sinistra, al fondo di un vasto spiazzo erboso, inserita quasi con maestà nel paesaggio, al centro di una magnifica corona di verdi colline, orientata Est-Ovest.
L’edificio presenta una pianta basilicale a tre navate scandita da un’alternarsi di pilastri e colonne sormontati da capitelli scolpiti sui quali si impostano archi longitudinali a tutto sesto, il tutto culminante nelle volte a vela del soffitto. Risalente al XII secolo, conserva come uno scrigno le decorazioni dell’epoca che rappresentano un unicum nella storia dell’architettura romanica dell’Astigiano. Nelle sue sculture è rappresentata la summa della conoscenza cosmologica medioevale che, intrisa di fede cristiana, rivela l’armonia del Creato.
Nella parte sopraelevata della navata centrale vi sono tre monofore, due sono chiuse dall’interno, con scarsi elementi decorativi.
La zona absidale si presenta ricca di elementi geometrici nel coronamento, soprattutto quello dell’abside centrale e dell’ absidiola SUD, con le alte fasce decorative, le sculture a foglie dei capitelli sulle semicolonnine e sulle lesene rettangolari, la varietà delle mensoline su cui poggiano gli archetti pensili. Interessanti sculture anche nell’intradosso degli archetti. Fra queste una figura umana nell’ atto di aggrapparsi ad uno di essi.
Il lato sud merita particolare attenzione per la ricchezza della decorazione scultorea, soprattutto nella parte alta della navata centrale con l’alta fascia a intrecci, fregi, fogliami e viticci ora interrotta ora ripresa; e poi figure, capitelli scolpiti, cordonature che coronano le tre belle monofore.
L’interno è austero, a tre navate, diviso in cinque campate da colonne e pilastri alternati, con capitelli scolpiti, su cui si impostano gli archi.
Per la particolare decorazione sculturea, i capitelli sulle colonne e sui pilastri, meritano di essere esaminati uno ad uno, anche se la simbologia dei soggetti non è di facile interpretazione. I simboli potevano essere allusivi a vizi e virtù e volevano indurre il pellegrino a disporsi interiormente.
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